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folding@unipr
L’Università di Parma partecipa al progetto folding@home per capire come funzionano le proteine del virus e quindi progettare terapie per fermarle.
Le proteine sono costituite da una catena lineare di sostanze chimiche chiamate amminoacidi che, in molti casi, si "piegano" (fold) spontaneamente in strutture compatte e funzionali. E’ il modo in cui i componenti di una proteina sono disposti e spostati che determinano la funzione della proteina. I virus hanno proteine che usano per sopprimere il nostro sistema immunitario e riprodursi.
Il modo di ripiegarsi delle proteine può essere simulato al calcolatore, ma la simulazione richiede un tempo di calcolo enorme ed è per questo che il progetto folding@home ( https://foldingathome.org/ ) utilizza la potenza di calcolo inutilizzata di migliaia di PC di proprietà di volontari, che hanno deciso di installare e di eseguire un apposito software sul proprio computer.
Negli ultimi giorni le installazioni hanno superato quota 400.000, per una potenza di calcolo complessiva di circa 474 PetaFLOPs, decisamente superiore al piu’ potente calcolatore al mondo che arriva a 150 PetaFlops (http://top500.org).
L’Ateneo di Parma dispone di Supercomputer a supporto della ricerca scientifica ( https://www.hpc.unipr.it ) e da diversi giorni 8 nodi del calcolatore, per un totale di circa 300 core e 8 GPU, stanno contribuendo al progetto.